Sono passati ormai otto mesi da quando la vacanza a Sharm mi ha strappato via Franco, mio marito, e con lui un pezzo importante di vita. Sento il bisogno di ricordarlo com'era, sempre sorridnete con tutti e pronto a scambiare battute, sempre attento a venire incontro agli altri. Quando nella casa dove abito hanno saputo della disgrazia, il dispiacere e la commozione di molti erano sinceri e percepibili. Aveva anche una grande generosità e un distacco dal denaro che ho sempre apprezzato molto. Lo ricordo mentre curava i fiori sul balcone e li fotografava, insieme ad una bellissima begonia che mi aveva regalato per la festa della mamma. Da poco è stato il mio compleanno e nel cassetto ho ritrovato tanti biglietti di auguri che mi preparava per l'occasione.
Tra le altre qualità aveva una curiosità e un interesse non comune per l'arte, per la musica, per la medicina. Quando non sapevo qualcosa o non riconoscevo l'autore di un'opera d'arte, bastava chiedere a lui ed avevo la certezza della risposta esatta. Le sue conoscenze in tanti campi erano davvero incredibilmente ampie, anche se io spesso minimizzavo e lo prendevo in giro.
Avrei voluto dirgli cose che non ho fatto in tempo a dirgli, ma spero lui le abbia capite. Quante volte mi ha elogiata per le cose che sapevo fare, per i trompe l'oeil che lui amava e per i quali mi aveva aiutato tanto con le prospettive che a me risultano ostiche. Girando ora in casa soffro per il fatto che lui non ci sia più e tutto mi parla di lui
Ciao Franco!
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