venerdì, marzo 09, 2012

8 marzo 2012

Una serata con letture multimediali nella ricorrenza della giornata internazionale della donna. Nelle mie immagini ho preso spunto dal libro di Xinran "Le figlie perdute della Cina", in cui si raccontano i vari metodi per "far sparire" le neonate non primogenite. "E' un libro - testimonianza, racconto della vera storia di dieci donne simbolo di milioni di donne cinesi che hanno dovuto rinunciare alle figlie colpevoli di essere nate femmine, per questo strappate dai cuori delle loro madri e perse per sempre, sistemate in ventisette paesi stranieri. Donne dai cuori infranti, pieni di un vuoto incolmabile perché da una parte in Oriente vi sono madri che hanno perduto le loro bambine e dall’altra parte in Occidente si trovano le famiglie adottive e le figlie. “Hai mai sistemato una bambina?”. Con questa frase una povera contadina di circa trent’anni con tre bambini accanto di una regione poverissima “lungo il tratto mediano del Fiume Giallo” si rivolse a Xinran. Sistemare una bambina significa sbarazzarsene alla nascita… storie vere, laceranti anche se i nomi delle persone e dei luoghi menzionati nel volume sono stati modificati per tutelare la privacy delle donne protagoniste." (http://www.ilrecensore.com/wp2/2011/05/le-figlie-perdute-della-cina-e-i-cuori-infranti-di-xinran/)

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